Copy the seller menù

Cosa ottieni dal manuale


Ti piacerebbe aumentare,

A parità di ore di lavoro…

Il margine medio dei tuoi clienti fino al 23,6% in più?


Tutto questo senza investimenti, personale aggiuntivo…

E in modo totalmente automatico?


Se la risposta è sì, allora leggi con attenzione questo manuale, perché sto per rivelarti come trasformare il tuo menù in un’arma di marketing.


Tutto questo in maniera raffinata, migliorando l’immagine del tuo locale e senza che i clienti si accorgano che stai direzionando le loro scelte verso i prodotti con più margine 

(ma anzi aumentando la loro soddisfazione nei tuoi confronti).



Perché ottimizzare il tuo menù?



Secondo Gallup (una delle aziende di analisi del mercato più grandi al mondo), i consumatori passano in media 109 secondi (meno di 2 minuti) leggendo il menù.


Questo vuol dire che la scelta che prendono è totalmente basata sulle emozioni ed irrazionale.


Questo è un vantaggio per te, perché vuol dire che puoi dirigere la scelta sfruttando le leve emotive del tuo cliente.


Inoltre, se ci pensi…


Ottimizzare il menù è un’azione che col minimo sforzo ti fa ottenere il massimo risultato.


Infatti:


  • Non devi investire migliaia di euro

Cosa che invece dovresti fare se volessi per esempio aggiungere nuovi tavoli, ampliare il tuo ristorante o la cucina


  • Vedi i risultati da subito

Puoi vedere i risultati già in pochi giorni, perché se il menù è creato in maniera corretta i tuoi clienti ordineranno i piatti che vuoi tu (cioè quelli dove hai più margine)


  • Tutto avviene in maniera automatica

Il menù lavora al tuo posto nel convincere i clienti ad ordinare i piatti migliori. È come se fosse una lettera di vendita “in incognito”



Non solo, ci sono anche altri vantaggi correlati:


  • Migliori la tua immagine

Presentando un menù sia bello esteticamente che scorrevole 

(oltre che ottimizzato per la vendita)...


Il cliente avrà un’impressione ancora migliore del tuo locale!


  • Aumento del valore percepito

Presentando i tuoi piatti in maniera ordinata e con classe…

Potrai alzare i prezzi perché la gente li percepirà (a parità di ingredienti) di maggior valore.


Ovviamente, non è solo questo che crea l’immagine del tuo locale…

Ma sicuramente crea una buona prima impressione…


Che poi tu dovrai confermare con il servizio e i prodotti!



  • Maggior controllo sui prodotti

Potrai prevedere i prodotti più venduti e quindi ordinare di conseguenza, riducendo il magazzino



  • Migliori prezzi coi fornitori

Ordinando meno prodotti ma in quantità maggiori, otterrai prezzi e dilazioni di pagamento migliori



  • Riduzione degli sprechi di tempo


I clienti sapranno già cosa ordinare (perché saranno “indirizzati” dal tuo menù persuasivo) senza intasare i tuoi camerieri con mille domande


  • Minimizzi il rischio di fare figuracce

Ogni piatto avrà un’indicazione precisa e completa delle informazioni necessarie.

Dunque i clienti non le chiederanno ai camerieri i quali eviteranno di fare brutte figure oppure di perdere tempo andando a chiedere in cucina




Alcuni casi studio


Al di fuori dei clienti che seguiamo, in Italia si contano sulle dita della mano i ristoranti che sfruttano la psicologia per vendere di più tramite il menù.


Sì, ne troviamo molti belli esteticamente, ma quasi nessuno ottimizzato dal punto di vista della vendita.


Ti farò degli esempi di grandi aziende che utilizzano tecniche di ottimizzazione del menù. 

Tuttavia, voglio che tu sappia che queste tecniche si possono applicare anche e soprattutto ad aziende di piccole e medie dimensioni.


Uso nomi conosciuti in modo che tu possa facilmente capire cosa sto dicendo, perché probabilmente le hai viste con i tuoi occhi.


“Would you like fries with that?”


Questa frase, che possiamo tradurre con “Vuoi aggiungerci le patatine?”, ha fatto guadagnare una fortuna a McDonald’s.


Ma la cosa bella è che hanno guadagnato questi soldi non da nuovi clienti, ma da clienti che avevano già.

E sono soldi che i clienti non avrebbero speso, se non gliel’avessero chiesto.


Sembra una cosa scontata, ma se ci pensi in 3 secondi guadagnano €1,5-€2. 

Mica male.



I piatti stagionali


In molti ristoranti in cui vai, troverai sicuramente dei piatti stagionali disponibili per un periodo di tempo limitato e in quantità limitata.


Può essere che anche tu li offra nel tuo locale.


Il vantaggio di questi piatti è che puoi alzare il prezzo, perché la gente attribuisce più valore ai prodotti stagionali, ma non solo…


Il cliente sente anche il senso di urgenza dato dal fatto che potrebbe non trovare più il piatto se tornasse un altro giorno…

Quindi questo lo spinge ad acquistarlo, senza guardare il prezzo.


Combina una percezione di maggior valore con il senso di urgenza, e puoi tranquillamente alzare i prezzi di un 20-25% rispetto alla media senza che il cliente abbia niente da obiettare.



I palmari


Hai mai provato ad ordinare dai palmari di McDonald’s? 

Se ci fai caso continuano a proporti aggiunte (salse, bevande, versioni large).


In teoria dovrebbero farlo anche i commessi, ma spesso (giustamente) non sono particolarmente motivati a farlo.


Tutte quelle aggiunte che tu vedi permettono loro di aumentare fino al 50% la spesa media dei loro clienti.


Quindi vuol dire che possono passare da €7-8 a €10-11 solo sfruttando i loro menù.




Viste dall’esterno, queste 3 tecniche possono sembrare semplici.

Ed è così che devono sembrare, agli occhi del cliente.


Ovviamente dietro c’è un lavoro di analisi psicologica e test continui.

Quello che vediamo è solo il risultato finale.



Che cos’è un menù?


Anche se sembra una domanda banale, è importante fare chiarezza su questo punto.


Iniziamo dicendo che cosa non è un menù.



Non è la lista dei piatti


Purtroppo, ci sono ancora molti (troppi) ristoranti dove i menù sono elenchi in stile lista della spesa.


Scritte illeggibili, elenchi interminabili, piatti ordinati secondo il prezzo…


Queste sono tutte mine antiuomo per le tue vendite.


Se attualmente hai un menù del genere, posso capirlo: probabilmente ti hanno sempre detto che basta che il prodotto sia buono e la gente tornerà.


Certo, il prodotto deve essere eccellente, ma non basta…

E spesso non è necessario.


Diciamocelo chiaramente: vogliamo veramente sapere cosa c’è dentro gli hamburger di McDonald’s? 


Io no.


Eppure è la più grande catena di ristoranti (se così si possono definire) al mondo.


In ogni caso, il buon prodotto non basta: oggi le persone guardano sempre di più l’estetica.

Possiamo fare i nostalgici, dire che anni fa la gente non guardava alle apparenze…


Oppure possiamo prendere la realtà per com’è e accettarla.


Morale: un buon piatto presentato male perderà su un piatto mediocre (o di bassa qualità) presentato bene.


Questo vale ancora di più se vuoi iniziare ad alzare un po’ i prezzi: l’estetica e la presentazione è fondamentale.


Così come curi l’impiattamento, anche il menù va curato.


Detto questo…



Il menù non è uno strumento di design


“Ma come, hai appena detto che deve essere curato esteticamente!”


Sì, ma non è solo quello.


Grazie alle agenzie di comunicazione, in giro puoi trovare molti menù veramente carini.

Tuttavia, non è quello di cui hai bisogno.


A te serve che il menù sia ottimizzato per vendere, che sfrutti tutte le leve emotive necessarie per aumentare la spesa media del cliente.


Questo è il problema di farti fare il menù da un grafico: il tuo menù sarà impaginato perfettamente, ma non sarà ottimizzato per la vendita.


Questo per un semplice motivo: il lavoro del grafico non è quello di fare strategie di vendita.


Quindi se tu gli dai una lista di 120 piatti ordinati secondo il prezzo, lui te li impaginerà bene

(sicuramente meglio di quanto tu possa fare da solo), 

ma continuerai comunque a vendere i prodotti più economici.



Quindi…


Cos’è un menù?



Il menù è uno strumento di marketing


Se vuoi veramente aumentare la spesa media dei tuoi clienti,


Il tuo menù deve essere una lettera di vendita “travestita”. 

Ovviamente deve essere elegante e sobria, non può essere un’accozzaglia di offerte e colori.


Questo perché deve riuscire, in maniera defilata, a insinuarsi nella mente del cliente…

E sussurrargli la scelta migliore (per la tua cassa, ovviamente).


Non è possibile fare questo se il tuo menù è una lista della spesa, ma neanche se è un semplice strumento di design.




Se lasci tutto così com’è


Sono sicuro che non sia il tuo caso, ma ci saranno alcuni che, leggendo che il menù è uno strumento di marketing, avranno pensato:


“Seh, ma figurati”


Li capisco: in Italia non siamo abituati a pensare al marketing, ma pensiamo che i clienti e le vendite arrivino dal cielo solo perché ci impegniamo.


Lavorare 12 ore al giorno non basta per arrivare al successo.


La differenza tra un imprenditore che si rifiuta di sfruttare la psicologia e il marketing e uno che invece lo fa…


È come la differenza tra uno che va da Trento a Bari a piedi e uno che ci va in aereo.


Anche quello che parte a piedi ci arriva (se sopravvive), ma ci mette 30 volte tanto.


Mettiamo da parte le metafore e parliamo di fatti concreti.


Cosa succede se ti rifiuti di ottimizzare il tuo menù?


  1. Rimani dove sei (in realtà regredisci)

Se non aumenti la spesa media dei tuoi clienti, rimarrai sempre al punto di partenza. 

Il problema è che in realtà i costi aumentano sempre di più

(di quanto sono aumentate le bollette solo nel 2022?)


E se aumenti i prezzi senza una motivazione, i tuoi clienti se ne accorgeranno.

Dunque sei costretto a tenere i prezzi fermi mentre aumentano i costi.


Non sono un campione in contabilità, ma questo non è il massimo per le tue finanze.


  1. Comande “4 stagioni”

Se non vuoi tavoli dove:


  • Uno ordina un piatto di pasta
  • Uno la bistecca
  • Uno il pesce
  • Un altro la pizza

Allora devi per forza trovare un modo di indirizzare la scelta dei tuoi clienti verso i piatti che vuoi. 


Il problema è che se lo fai tu a voce il cliente non ti ascolterà mai.


Immagina di dire al cameriere di volere una pizza e lui ti risponde:


“Sì ma che ne dici della bistecca?”


Potrebbe essere la bistecca migliore del mondo, ma quella sera il cliente mangerà una pizza.


  1. Magazzino fuori controllo

Se continui ad avere comande arcobaleno 

(un modo simpatico per dire che ti ordinano mille piatti diversi), avrai rimanenze di magazzino sempre più alte. 

Il problema è che un prosciutto non è uno scatolo di cartone, dunque prima o poi dovrai buttarlo


(Con le regole sanitarie europee più prima che poi).



  1. Prezzi svantaggiosi coi fornitori

Se ordini piccole quantità di ogni prodotto, non potrai mai sperare di ottenere sconti o dilazioni di pagamento interessanti.


Questo è un problema soprattutto se vuoi iniziare ad espanderti: ridurre i costi ha molto più impatto rispetto ad aumentare i ricavi della stessa somma

(perché dai ricavi vanno tolte le tasse ecc.).


Ma se continui ad ordinare gli stessi quantitativi… 

O il tuo fornitore ti fa degli sconti perché gli stai simpatico 

(poco probabile)

oppure devi accontentarti dei soliti prezzi che fa a tutti gli altri.



  1. Cucina in delirio

Per quanto i tuoi cuochi siano i numeri uno, se in sala li sabotano continuando a mandare comande con mille piatti diversi, sarà difficile che la cucina non vada a tappo ad un certo punto.





  1. Sala in panico

Se il cliente non riesce a prendere una decisione, cosa fa? Esatto, chiede al cameriere.


Ora, finché si tratta di “quale pizza mi consigli?” se la può cavare in qualche minuto

(non sempre),


Ma se vendi piatti un po’ più complicati, ecco cosa succede:


  • Il cameriere non sa cosa rispondere
  • Va in cucina a chiedere
  • Nel frattempo i cuochi gli urlano di portare i piatti al tavolo 7 che si stanno raffreddando
  • Il tavolo 6 nel frattempo lo ferma chiedendo il pane
  • Il cameriere si è scordato di ritornare al tavolo
  • Sono passati 15 minuti da quando il cliente ha chiesto informazioni
  • Il cliente si rompe i cosiddetti


L’imprenditore di successo è quello che considera tutti i dettagli, anche quelli (apparentemente) più insignificanti.


Adesso sei d’accordo con me quando dico che il menù è più di una semplice lista dei piatti?



Trasforma il tuo menù in una lettera di vendita automatica in 10 passi


Adesso che sai cos’è un menù e tutti i vantaggi che porta al tuo ristorante, passiamo alla parte pratica.


Ti consiglio di tenere vicino a te il menù del tuo ristorante, in modo da poter controllare velocemente se rispetta i punti che sto per elencarti.


Sto per rivelarti gli step pratici, ma prima…


Permettimi una premessa importantissima, che ti farà capire il senso di tutti i consigli che stai per ricevere.


Come abbiamo visto, il cliente sceglie i piatti del tuo menù in maniera irrazionale.

Anche perché in 109 secondi mi pare difficile fare una scelta ponderata.


Vorrei evitare di andare nel tecnico, ma la parte inconscia del nostro cervello cerca sempre delle scorciatoie.


Questo perché la nostra mente è programmata per spendere meno energie possibili

(Concentrarsi per esempio è un’attività dispendiosa, infatti non possiamo farlo più di tanto).


Se ci pensi, è il motivo per cui molte persone prendono sempre “il solito”: è una scelta che non richiede sforzi…


Al contrario, scegliendo un nuovo piatto “rischiano” che non piaccia.


Nonostante questo, è assolutamente possibile muovere le fila anche dei clienti più restii al cambiamento e che si ostinano a prendere i piatti più economici.


Sei pronto? Partiamo.



  1. Deve essere leggibile


Non so quale sia l’età media della tua clientela, ma in ogni caso evita scritte in piccolo o font (cioè stili di scrittura) troppo complessi da capire.


Un esempio classico sono i menù dei matrimoni dove spesso ci sono quei font in corsivo che non si capisce neanche se stai lì mezz’ora a decifrarli.


Anche perché se non capisce il cliente cosa fa? Esatto, chiede al cameriere.

Lo stesso cameriere che ha undici piatti in cucina da portare.



  1. Non troppe pagine


Il cliente non deve leggere un libro. 

Ricordi che la decisione avviene entro 109 secondi?


Se entro quel lasso di tempo non ha neanche visto i tuoi piatti di punta perché sta ancora leggendo la lista degli antipasti, la percentuale che li ordini raggiungono lo zero.


  1. No alle liste degli ingredienti


Se i tuoi piatti sono una semplice lista di ingredienti, il cliente non percepirà mai un valore alto.

Non solo, ma ti confronterà con altri ristoranti dove ha potuto ordinare lo stesso piatto a meno.


E questa è una battaglia che ti consiglio di non combattere, perché si concluderà sempre a tuo svantaggio.


La descrizione dei tuoi piatti deve far immaginare al tuo cliente cosa gli aspetta, deve fargli venire l’acquolina in bocca!


Certo, con una pasta al pomodoro non puoi fare miracoli…

Ma intanto puoi iniziare a dire da dove provengono i pomodori e che non sono la passata del supermercato!


Ovviamente questa è una cosa che non può farti un grafico…

Perché non è il suo lavoro.



  1. No alle descrizioni troppo lunghe


L’errore opposto che vediamo di solito è quello di scrivere un papiro per ogni piatto.

Facendo così il cliente si annoierà in tempo zero e smetterà di leggere.


Devi trovare un giusto compromesso tra “lista degli ingredienti” e “romanzo storico”, in modo che il cliente legga ciò che tu vuoi fargli leggere.




  1. Usa delle foto (ma non troppe)


Sempre per far immaginare al cliente cosa sta per mangiare, usare delle foto (professionali, non fatte con l’iPhone) nel tuo menù aiuta già a dare tridimensionalità a ciò che sta leggendo.


Attenzione però a non far diventare il tuo menù un book fotografico!

Le foto servono solo per i piatti su cui vuoi puntare di più…


O su quelli che hanno bisogno di foto

(Non c’è bisogno di mettere una foto della pasta alla carbonara ovviamente).


Una precisazione ovvia ma meglio andare sul sicuro: devi usare foto tue, non foto stock.



  1. Il prezzo deve essere irrilevante


Spesso nei menù sembra che il prezzo sia l’unica cosa importante.


In realtà quello che vuoi fare è staccare il consumatore dal confronto dei prezzi, ed ecco perché, anche a livello grafico, i prezzi devono risultare ininfluenti.


Ovviamente devono essere leggibili, ma non devono occupare il primo posto.


Pensaci, quand’è che il prezzo è scritto a caratteri cubitali?


Esatto, nelle vendite a sconto!

Le trovi fuori dai negozi di abbigliamento, molto spesso, oppure ai mercati rionali.


Non penso che tu voglia paragonarti ai mercati rionali, giusto?



  1. No ai nomi generici


Se il tuo menù è una serie di nomi generici (es. Pasta al ragù, pasta alla carbonara, pasta all’amatriciana), il cliente ti confronterà con tutti gli altri ristoranti dove ha già mangiato quei piatti.


E il pensiero che farà sarà: “sì ma da Gino la carbonara la pago di meno”.


Hai voglia a dirgli che usi gli ingredienti migliori e che segui la ricetta tradizionale, nella sua testa si è già instaurato il paragone.


Lo ripeto: queste cose non possono essere fatte da un grafico.

Devi diventare (o devi rivolgerti ad) un esperto di psicologia dell’acquisto che studia attentamente i tuoi piatti e i tuoi clienti…


Per capire come impostare il tuo menù in maniera da spingerli a comprare ciò che vuoi. 




  1. Non ordinare i prodotti secondo il prezzo


Come abbiamo già detto, per aumentare margini e profitti devi staccare il giudizio dal confronto dei prezzi.


Quello che vedi nel 99% dei ristoranti italiani è appunto una sfilza interminabile di piatti, ordinati dal più economico al più costoso.


Qual è il problema di fare una cosa del genere?

Esatto! 


Che il cliente, non trovando una differenziazione, va su ciò che costa meno .


Ad essere precisi il cliente compra il piatto che costa un po’ di più di quello più economico, perché non vuole fare brutta figura. 


Ma sicuramente le possibilità che scelga i piatti più costosi si annullano.


Finora non lo sapevi e nessuno te ne aveva mai parlato, ma da ora lo sai: non puoi stampare il menù da solo…


Se hai a cuore il tuo fatturato e l’immagine della tua azienda.


Se invece ti sta bene che le persone vengano da te solo perché pagano un po’ di meno e fai piatti un po’ più carichi, allora continua pure così.



  1. Usa i “magneti oculari”


Come abbiamo visto, il cliente sceglie i piatti del tuo menù in maniera irrazionale…


E cerca sempre dei “trucchi” per prendere decisioni più velocemente e senza sforzi.

I magneti oculari sono appunto questo: elementi visivi che attirano l’attenzione.


Prova a metterti nei panni del tuo cliente:


Se vede che un elemento è evidenziato, il suo ragionamento (più o meno conscio) sarà:


“Se lo mettono in evidenza, un motivo ci sarà”



  1. Il Triangolo d’Oro


No, non è un antico tesoro Maya, ma il movimento che gli occhi del tuo cliente disegnano quando guardano il tuo menù.


Ogni persona, infatti, segue questi 3 movimenti:


  1. Guarda al centro
  2. Poi in alto a destra
  3. Infine in alto a sinistra

Creando così un triangolo.


Hai offerte speciali, piatti che vuoi mettere in evidenza o altro?

Questi sono i 3 luoghi perfetti per mostrarli, se vuoi che li prenda in considerazione.



Cosa fare da domani


Bene, ora che sai di cosa ha bisogno il tuo menù, ti trovi in una di queste 3 situazioni:


  1. Il tuo menù rispetta tutti e 10 i criteri elencati sopra

Ottimo! Sei sulla strada giusta per massimizzare la spesa media. 


Quello che devi fare è testare col tempo diverse combinazioni per capire fino a dove puoi spingerti e raggiungere il massimo importo che il tuo cliente è disposto a spendere.



  1. Il tuo menù rispetta solo alcuni dei criteri

Questa è la situazione classica in cui si trova chi ha commissionato il menù ad un grafico. Probabilmente ha centrato i punti riguardanti la grafica nel senso stretto del termine, ma non i punti riguardanti la strategia.


Come ho ripetuto più volte: è normale, il suo lavoro è un altro.



  1. Il tuo menù non rispetta nessuno (o quasi) dei criteri

Se hai stampato la lista dei piatti con la tua stampante, è probabile che ti trovi in questa situazione.


Se non vuoi rimanere invischiato nella vendita di prodotti con margini risicati, richieste continue ai tuoi camerieri e ordini “arcobaleno”, devi prendere provvedimenti adesso.



Hai 3 alternative:


La prima è decidere di non fare niente, 


Ma cosa ti aspetta se lasci la tua situazione così com’è?


Tutto quello che abbiamo già visto:


  1. Rimani sempre agli stessi livelli di fatturato (in realtà guadagni di meno perché i costi continuano a salire)

  1. Sei costretto a mandare comande con mille piatti diversi

  1. Ti tocca avere in frigo sempre una scorta di migliaia di prodotti diversi (col rischio che scadano e che tu butti nel cestino centinaia di euro)

  1. Continui a pagare i fornitori alle stesse condizioni del primo ordine, senza mai dei miglioramenti

  1. I tuoi cuochi rischiano di scoppiare ogni volta che gli arrivano 4 piatti diversi per tavolo

  1. I camerieri sono sottoposti al terzo grado ogni volta che un cliente legge il menù, rallentando il servizio


La seconda alternativa è quella di rivolgerti ad un grafico o un’agenzia di comunicazione.


Potresti portargli questo manuale e chiedergli che rispettino i criteri, tuttavia…


Pensi che un grafico abbia le competenze per:


  • Donare dei nomi accattivanti ai tuoi prodotti
  • Ideare delle descrizioni che facciano venire l’acquolina in bocca
  • Creare delle offerte da posizionare nei punti strategici del menù?

È come sperare che un idraulico sia in grado di ristrutturare la tua casa.

Sono cose completamente diverse!


Oltre a questo…

Pensi che un grafico accetterebbe un lavoro del genere se glielo proponessi?


Dovrebbe dedicare il doppio se non il triplo delle ore rispetto ad un normale lavoro.


E la terza alternativa qual è?


Rivolgerti ad un team di esperti che siano in grado di combinare la parte strategica e psicologica con quella grafica ed estetica.



In Italia ci sono tanti esperti (o presunti tali) di marketing.


Tuttavia, nel 99% dei casi si occupano solo di acquisizione di nuovi clienti, senza preoccuparsi di come ottimizzare la spesa di quelli esistenti.


Ma perché?


Pensaci…


Promettere ad un imprenditore di avere orde di nuovi clienti è come sparare sulla croce rossa!


Quale ristoratore non vorrebbe avere la fila di clienti fuori dal suo locale?

Promettere clienti nuovi dal punto di vista del marketing è molto più semplice…


Rispetto a cercare di far capire che i veri soldi stanno nella massimizzazione della spesa media.


È difficile far capire che in realtà nel 95% dei casi le piccole-medie imprese possono aumentare fino al 47% il loro fatturato solo focalizzandosi sui clienti esistenti…


Invece che spendere migliaia di euro in campagne su Facebook.


È molto più semplice venderti la gestione dei social media: loro devono postare 3 foto e il cliente si gasa perché vede la gente che commenta sotto i post


(anche se poi bisogna vedere quanta di quella gente compra).




Nonostante questo, c’è un gruppo di giovani eroi che…

Impavidamente, a bordo dei loro cavalli bianchi…


Ha deciso di liberare i ristoratori dall’incantesimo…

Che li costringe a rincorrere costantemente i nuovi clienti.


A parte gli scherzi…


Io sono Luca Dimaggio e sono il fondatore di Less Do:

La prima agenzia di consulenza focalizzata esclusivamente sull’aumento della spesa media dei tuoi clienti.


Quello che facciamo è semplicemente applicare ciò che funziona per le nostre aziende 

(Sì, gestiamo anche un ristorante oltre a fare consulenza) sui nostri clienti.


Tutto ciò che consigliamo ai nostri clienti deriva da anni di test, fallimenti e successi.


Anche noi abbiamo attraversato la fase adolescenziale di “amore per i nuovi clienti”!

Ma le cose non tornavano: 


“Com’è possibile che abbiamo ogni giorno prenotazioni a tutte le ore, gente che fa la fila…

Eppure i profitti sono sempre gli stessi?”


Ci chiedevamo.


Studiando dai migliori pubblicitari e imprenditori americani…


Abbiamo iniziato ad applicare delle tecniche di persuasione per spingere ogni singolo cliente…

A spendere sempre di più con noi.


A furia di errori e piccoli successi…

Abbiamo inventato un metodo proprietario…

Applicato in primis nelle nostre aziende…

E su tutti i nostri clienti 

(adattandolo alle esigenze del caso).


Il concetto alla base è quello di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.


Per questo lasciamo stare l’acquisizione di nuovi clienti: richiede troppo tempo e soldi rispetto all’aumento della spesa media.


Ti faccio un esempio banale, ma è per farti capire:


Prova ad andare in strada e chiedere €5 ad un completo sconosciuto.

Molto probabilmente rifiuterà!


Ma prova a fare la stessa cosa con tua moglie…

A meno che non abbiate litigato 5 minuti fa ti dirà di sì!


Ora che hai compreso l’importanza di aumentare la spesa media dei tuoi clienti…


Voglio farti un regalo.


Puoi ricevere un’analisi gratuita del tuo menù in cui il nostro team valuterà sia l’aspetto psicologico che quello grafico.



“Perché offrite l’analisi gratuitamente?”


Ci saranno 3 tipi di ristoratori:


  1. Molti accetteranno l’analisi gratuita ma non applicheranno mai i concetti

Rimarranno invischiati nella loro situazione attuale e continueranno a vendere mille prodotti diversi con margini risicati


  1. Alcuni applicheranno i concetti ma non continueranno a lavorare con noi

Aumentando i margini fino al 23,6% in più su ogni singolo cliente ma senza vedere “quanto è profonda la tana del Bianconiglio”


  1. Una piccola parte applicherà i concetti e continuerà a lavorare con noi

Vedendo i risultati, si ingolosirà e ne vorrà ancora di più, dunque deciderà di rivolgersi a noi per ottimizzare tutte le parti del suo processo di vendita.


Grazie a questa piccola parte di ristoratori, possiamo permetterci di offrire l’analisi gratis anche agli altri



Cosa ottieni da subito con la Menù Optimization




  1. Maggiori profitti

Te ne accorgi a fine giornata aprendo la cassa!

I tuoi clienti acquistano i prodotti con maggiori margini e i profitti aumentano di conseguenza


  1. Miglioramente dell’immagine

Immagina la faccia del tuo cliente mentre gli presenti un vero e proprio oggetto di design… 

E nota il suo sguardo stupito mentre sceglie una delle tue prelibatezze!


  1. Aumento del valore percepito

Presentando i tuoi piatti in maniera ordinata e con classe…

Potrai alzare i prezzi perché la gente li percepirà (a parità di ingredienti) di maggior valore


  1. Maggior controllo sui prodotti

Potrai prevedere i prodotti più venduti e quindi ordinare di conseguenza, riducendo il magazzino


  1. Migliori prezzi coi fornitori

Ordinando meno prodotti ma in quantità maggiori, otterrai prezzi e dilazioni di pagamento migliori


  1. Riduzione degli sprechi di tempo

I clienti sapranno già cosa ordinare (perché saranno “spinti” dal tuo menù persuasivo) senza intasare i tuoi camerieri con mille domande


  1. Minimizzi il rischio di fare figuracce

Ogni piatto avrà un’indicazione precisa e completa delle informazioni necessarie.

Dunque i clienti non le chiederanno ai camerieri i quali eviteranno di fare brutte figure oppure di perdere tempo andando a chiedere in cucina


“Come ottengo la mia analisi gratuita?”


  1. Visita questo sito: https://calendly.com/less-do/analisi-menu

In alternativa, puoi scriverci al numero verde 3273024759 oppure mandare una mail a info@less-do.com 


  1. Inserisci i dati richiesti
  2. Un nostro assistente ti chiamerà per confermare l’orario e ti indicherà i materiali necessari


Ti aspetto al più presto per iniziare insieme ad aumentare i tuoi profitti!